Legionella e sterilizzazione delle acque

Legionella e sterilizzazione delle acque

11:46 13 Aprile in Notizie, Sterilizzazione

La Legionella Pneumophila, causa della Malattia del Legionario, è un batterio gram-negativo, aerobio obbligato, generalmente idrofilo, con dimensioni variabili da 0,3 a 0,9 µm di larghezza e da 1,5 a 5 µm di lunghezza. Il genere Legionella comprende 50 specie e 70 sierogruppi; solo 20 di queste sono in grado di dare malattia nell’uomo.
In Italia circa il 90% dei casi di polmonite batterica è dovuto a Legionella Pneumophilae ed in particolare di siero- gruppo 1 e 6. Altre specie di rilievo clinico sono: L. micdadei, L.longbeachae e L. dumoffii.

 

La forma più comune di trasmissione della Legionella è l’inalazione di aerosol contaminati; più piccole sono le dimensioni delle gocce, più queste sono pericolose, in quanto con diametro inferiore a 5 µm raggiungono facilmente le basse vie respiratorie.

Le principali fonti di infezione per l’uomo sembrano essere gli impianti idrici di acqua calda e fredda e gli impianti per il condizionamento dell’aria (torri di raffreddamento dell’aria condizionata, umidificatori, vasche idromassaggio, piscine, terme etc.). L’infezione può anche verificarsi per inalazione di particelle di polveri generate da terriccio umido, aspirazione di acqua o ghiaccio contaminati, in particolare nei pazienti ricoverati in ospedale, e per esposizione di bambini durante i parti in acqua. Non c’è trasmissione diretta da uomo a uomo.

 

La probabilità che una fonte causi un’infezione dipende da diversi fattori:

  • il carico di batteri
  • l’efficacia della disseminazione
  • il modo in cui i batteri si possono moltiplicare
  • la capacità della sorgente di formare aerosol.

 

La conoscenza dei fattori che influenzano la sopravvivenza della Legionella e la sua crescita nell’ambiente è importante poiché permette di identificare le aree più a rischio nei sistemi idrici artificiali, indicando dove e quali misure di controllo sono più efficaci.

Il batterio Legionella è un organismo diffuso ovunque che prolifera soprattutto in ambienti acquatici caldi, tra i 25°C ed i 50°C, anche se può vivere a temperature variabili da 6°C a 63°C. e pH compresi tra i 2.7 e 8.1. Nei sistemi idrici, la Legionella può essere in forma libera, all’interno di protozoi ciliati e amaebe o ancorati al biofilm, un film di microrganismi immersi in una matrice organica creata nelle reti idriche, soprattutto dopo il ridotto flusso d’acqua o lunghi periodi di inattività. I protozoi ed il biofilm rappresentano una fonte di nutrimento e protezione da condizioni ambientali sfavorevoli (temperature, biociti, ecc.)

 

Biofilm

Nel 1901, Whipple notò che l’aderenza alle superfici aumentava l’attività batterica dei microrganismi dell’acqua; i microrganismi, tra cui la L. pneumophila, formano biofilm come un meccanismo per resistere a condizioni avverse, quali sostanze nutritive limitate, temperature estreme e biocidi.
Il biofilm è costituito da una pellicola di microrganismi (batteri, protozoi, virus, miceti, etc.) che aderiscono ad irregolarità delle pareti interne delle condutture, formando delle stratificazioni che hanno l’effetto di corrodere le pareti stesse, facilitando depositi ed incrostazioni che sporgono e tendono ad occludere le tubazioni. La formazione di comunità sessili stabili è dovuta all’attività del “quorum sensing”(QS), un sistema di comunicazione tra batteri, che consente ai microrganismi di contrastare e/o riparare il danno causato da stress dovuto ad agenti chimici acidi o alla temperatura.

 

Prevenzione

La prevenzione del biofilm è un’importante misura di controllo contro la proliferazione della Legionella perché, una volta stabilitosi, è difficile da rimuovere.

Vari fattori aumentano la probabilità di formazione di biofilm, tra cui:

  • presenza di nutrienti
  • corrosione
  • temperature dell’acqua
  • stagnazione o bassa portata come avviene nei condotti dei sistemi di distribuzione e in serbatoi di stoccaggio.

 

Le misure di controllo della presenza di microrganismi nei sistemi idrici includono:

  • la selezione di materiali per il sistema idrico che non servano da substrati
  • la progettazione del sistema idraulico in modo da prevenire basso flusso e ristagno di acqua
  • la limitazione della quantità di nutrienti che facilitino lo sviluppo dei biofilm, soprattutto organici
  • l’uso di un disinfettante (ad esempio un biocida)
  • l’utilizzo di additivi chimici  per controllare incrostazioni, corrosione e microrganismi
  • il controllo della temperatura dell’acqua fuori del range ideale per la Legionella, mantenendo l’acqua fredda al di sotto dei 20/25 ° C e l’acqua calda sopra i 45/50 ° C.

 

Modalità di intervento

Oltre alla progettazione degli impianti ed al controllo della temperatura delle acque, esistono possibilità di intervenire per prevenire la diffusione della Legionella attraverso l’utilizzo di Biocidi non ossidanti, clorazione, monoclorammina, biossido di cloro, perossido di idrogeno e ioni argento, rame e argento, irraggiamento UV, ultrafiltrazione al punto di entrata dell’edificio, Point-of-use filters (Filtri al punto d’uso).

Tutti questi metodi, che potranno essere adottati, singolarmente o in combinazione, previa valutazione del singolo impianto, del sistema idrico e dell‟ambiente nel quale si opera, hanno vantaggi e svantaggi che dovranno essere tenuti di conto nella scelta dello strumento da utilizzare.

 

La linea VitroSteril Water propone una serie di Filtri al punto d’uso perché:

  • permettono una valida barriera fisica
  • sono facili da installare
  • sono adatti sia per sistemi di acqua calda che fredda
  • vengono indicati anche per l’uso nei sistemi che espongono pazienti ad alto rischio.